Che l’ultimo album “The Last Patrol” sia stato un buon rilancio per l’immagine un po’ sbiadita dei
Monster Magnet, non c’è alcun dubbio. Disco ispirato, con un parziale recupero di vecchie venature psych innestate sul consolidato stile high-energy rock. Soprattutto accolto bene sia dai fans che dalla critica, mai troppo tenera con questa band.
Ed è chiaro che Wyndorf e soci hanno molto apprezzato, tanto che a distanza di qualche mese pubblicano una seconda versione del medesimo lavoro. Sì, proprio così. Una sorta di alternative version delle stesse canzoni.
Ha senso? Ovviamente no. Sembra tanto un operazione autocelebrativa e masturbatoria, e lo dice uno che li segue fin dagli esordi.
Oltretutto non c’è un brano che sia migliore dell’originale, anzi. L’unica traccia davvero stimolante è la rilettura in chiave primi ’70 di “Mindless one”, con tanto di tastiera ultra-vintage. Tutto il resto appare scialbo, posticcio e privo della carica esplosiva che i M.M sanno generare quando sono in forma.
Purtroppo, non è questo il caso.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?