Copertina 5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:50 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. REIGN
  2. HEADHUNTER
  3. IBLIS BANE
  4. ETERNAL (PARADISE LOST COVER)
  5. STRUCK BY LIGHTNING
  6. SPEED KILLS (FULL MOON AHEAD)
  7. HERD OF SWINE
  8. HORRID WAYS
  9. RIDE TO RUIN
  10. MEDUSELD
  11. GODEATER

Line up

  • Magnus Olsfelt: bass
  • Marko Tervonen: guitars, drums
  • Johan Lindstrand: vocals
  • Robin Sörqvist: guitars

Voto medio utenti

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Zzz... Zzz..

Eh? Come? Ah sì, il nuovo The Crown...
Sarò breve, visto che l'effetto soporifero non è ancora passato e non ho del caffè a portata di mano.

1)Scordatevi un disco sullo stile dei vecchi Crown of Thorns/The Crown, quelli di lavori fantastici come 'Eternal Death', 'Hell is Here' e 'Deathrace King'. Non esistono più.

2)È tornato lo storico vocalist Johan Lindstrandt assieme alle sue super-basette e al suo growling, un tempo davvero stupendo, ora un po' meno, ma non è lui il problema.

3)Quello straordinario batterista dall'attitudine punk e dallo stile personale e riconoscibile dal nome Janne Saarenpää, se n'è andato da pochissimo.

4)Marcus Sunesson, lead guitarist storico, capace ad inserire parti leggermente melodiche dove servivano e abbellire le composizioni con i suoi lead mai troppo tecnici o complicati... è uscito dalla band.

Cosa rimane? Chiudere baracca, rilanciarsi o rotolare per inerzia. Esatto, la terza. Quel che resta della band è stato preso in mano dall'altro storico chitarrista, Marco Tervonen, che porta il gruppo ad impantanarsi in territori melodic death sullo stile di... fate un po' voi, cacciate un pugno di nomi dal mucchio a cui aggiungente un effetto "Testament dei poveri".
Marco si occupa anche della batteria, con risultati per nulla spregevoli, ma l'unica nota positiva che esce dal nuovo disco è la testardaggine, la voglia di continuare a fare musica. I The Crown buttano alle ortiche la risalita verso un posto al sole cominciata con il discreto Doomsday King, che dopo 7 anni di silenzio sembrava aver ridestato la creatura death/thrash svedese, una volta inarrestabile.
'Death is Not Dead' è un disco senz'anima, di una band rimaneggiata che non sa dove andare a parare. Non è un disco formalmente brutto, in altri contesti una sufficienza se la sarebbe portata a casa, il problema è che è noioso, non regala un sussulto, non dice niente. Le melodie vengono infilate dappertutto ed anche i pezzi più tirati come Struck by Lightning o Heard of Swine hanno rallentamenti tipici di quando non si sa come variare una canzone, senza parlare dei breakdown disseminati qua e là nei pezzi...
Bello 'Meduseld', pezzo strumentale che riporta la puzza del melodeath di metà '90 e che vede l'inserimento di un violino, ma è un po' poco.
Dispiace davvero tanto ma... per me è No.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 gen 2015 alle 09:48

Mamma che brutto... ma proprio brutto album... Ascoltato bene su Spotify. 4/10 14/01/2015

Inserito il 14 gen 2015 alle 00:51

triste... tanto carismatici e potenti una volta, quanto inoffensivi ed impersonali oggi... Le cose belle finiscono.

Inserito il 13 gen 2015 alle 21:34

Anche io ho tutto (tranne Doomsday King), anzi ho due diverse versioni di Crowned in Terror. E per la miseria hai ragione. Le sfuriate originali sono sparite. Rallentamenti che odorano di "non so bene dove andare a parare". Lo sto ascoltando ora per bene su Spotify.

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