Non è la prima volta che una band pubblica un full, che riscuote un successo inaspettato e poi sparisce per quattro anni, per poi riapparire così, dal nulla più profondo, con un nuovo disco in studio dalla matrice ancora più potente, più matura e ragionata in modo mirato sull’ occulto più estremo. E’ il caso dei tedeschi
ASCENSION.
“The Dead Of The World” esce il 24 dicembre 2014 per la World Terror Committee Production ed è composto da sette tracce per un totale di quasi un’ora di ascolto. Già dal titolo, è un album che si insinua ad ascolti molto più complessi mentalmente parlando ed intimi nel processo compositivo, dedicato appunto ad un ascoltatore più selettivo ed ambizioso. La tracklist, si sciorina in un percorso , che, seguendo un rituale occulto e antico come il mondo, arriva alla conclusione tragica e apocalittica dell’estinzione finale dell’intero mondo e razza umana. Fin dal primo ascolto, sono chiari i segnali riconducibili ai primi Watain, Ondskapt e alcuni gruppi che fanno parte della scia del black metal definito Orthodox. Una rotta ingarbugliata da effetti sonori spettrali, ricca di elementi solenni utilizzati negli intro, grazie agli intermezzi di tastiere con componenti dalla propedeutica epica e di pathos. Ruotano riff corposi, tra di loro, traccia dopo traccia, come una sorta di danza ancestrale, oscura come i demoni che sovrastano i frangenti vocali talvolta presi dalla scoscesa prepotenza acuta dello scream, talvolta quasi cupi e monolitici. Tuttavia è necessario precisare che, tutto quello che si può sentire musicalmente in questo disco, non è certamente nuovo, ma bisogna prendere atto che la capacità di composizione tecnica degli arrangiamenti è davvero impressionante e gestito con una classe fuori da ogni contesto neoclassico.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?