Un’altra band che sceglie la strada già tracciata da Mastodon, High on Fire, Black Tusk, ecc. Heavy pesante, torvo, cupo, ravvivato però da momenti sospesi e tracce di noise-metal.
I
Wizard Rifle, di Portland, scaricano il loro tonnellaggio in cinque brani massicci e spigolosi, dominati dai riff abrasivi della chitarra e da una sezione ritmica tuonante. Niente di nuovo, anche se qua e là compaiono appunto vibrazioni ipnotiche, come in “Psychodynamo” e “Beastwhores”, ed anche qualche concessione melodica nelle parti vocali.
Mi sembra comunque troppo poco per elevare la band americana dal livello dei buoni praticanti di settore.
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