Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:non disponibile
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. ABYSS OF THE WORLD
  2. INTO THE DEPTH OF MISERY
  3. SHEPHERD OF SOULS
  4. RISE FROM ASHES
  5. IXMUCANé (I)
  6. THE LORDS OF XIBALBá (II)
  7. GLORIOUS RELENTLESS DESTINY
  8. EMPIRE OF THE IMMORTALS
  9. HUMAN WEAKNESS
  10. SYMBOLIC SCULPTURES

Line up

  • Mark Huisman: vocals
  • Ramon Ploeg: guitar
  • Erwin Harreman: guitar
  • Gea Mulder: bass
  • Edwin van den Eeden: drums

Voto medio utenti

Si può quasi parlare di supergruppo per i Bleeding Gods, band che annovera tra le proprie fila ex membri di svariati gruppi olandesi, tra cui Sinister, Supreme Pain, Debauchery (non le merde tedesche eh), Grind Minded e molti altri, ragazzi che riescono con questo debutto a realizzare un album fresco, cattivo e pieno di groove.

La bella copertina di Marco Hasmann ci fa pensare ad un qualche sciamano di una civiltà antica, ed infatti, il concept che sta dietro a Shepherd of Soul raccontala la storia della creazione della vita secondo la popolazione Maya, più precisamente, di come il dio Huracán, dopo molti tentativi, sia riuscito a creare la razza umana.
Svelato il tema principale, veniamo alla musica.
Shepherd of Souls è un disco in cui il death metal si fonde col thrash, il tutto condito con parecchio groove e pieno di riff azzeccati che sembrano fatti apposta per farti muovere la testa. Questo mix di stili risulta moderno ma assolutamente non sterile o asettico, anzi, riesce a far convivere le diverse anime della band in un ideale incrocio tra Vader (soprattutto nei momenti veloci), Soulfly, Chimaria e Slayer. Il disco è vario e suonato bene, con parti tirate e mid-tempo coinvolgenti che si alternano in modo perfettamente bilanciato, senza rendere pesante l'ascolto. I brani, tra stacchi, accelerazioni spezza-collo e momenti più ritmati, contengono quasi dei mini-pezzi perfettamente collegati tra loro. Un esempio perfetto può essere Lords of Xibalbà, oppure la doppietta iniziale Abyss of The World/Into The Depth of Misery, ma davvero, non ci sono brani sotto tono.
I Bleeding Gods non sono troppo selvaggi, oscuri o tecnicamente esagerati, ma riescono ad essere coinvolgenti e piacevoli con le armi a loro disposizione, il che non è poco.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 feb 2015 alle 11:44

Me ne ero scordato! Rettifico, bravisssssimi! ahahah Tra l'altro il video è stato tolto da youtube ma l'ho trovato su... xvideos :D

Inserito il 25 feb 2015 alle 10:44

Poveri Debauchery! Se vedessi il videodi Death Metal Warmachine gli daresti più credito XD

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