Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:47 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. DOWNERS
  3. VHEMT
  4. MORPHINE
  5. HAUNTED
  6. FOUR WALLS - THE PERFECTION OF BLACK
  7. SYNTHESIS OF HUMAN FAILURE
  8. HYBRIS
  9. FORCED PATH
  10. NO LAST BULLET
  11. THE POUND OF FLESH

Line up

  • Paolo Azzimonti: vocals, guitars
  • Umberto Restelli: bass
  • Federico Monti: guitars
  • Alessandro Mori: drums

Voto medio utenti

Non sono certo gli ultimi tra quelli che ormai sempre più spesso spiaggiano sui confortevoli arenili del Thrash Metal, infatti, i Total Death sono in giro da quindici anni, e con il loro secondo album "The Pound of Flesh" più che ai leggiadri vacanzieri che vanno al mare per le vacanze estive ci spingono a pensare agli alleati che sbarcarono ad Omaha Beach.
Riffs belligeranti, vocals abrasive (prese ora in carico dal chitarrista Paolo Azzimonti) e un robusto martellamento dallo sgabellino dietro la batteria, che fanno trasparire un forte legame con la scena Thrash Metal europea, specialmente nei confronti della triade teutonica composta da Sodom, Kreator e Destruction, nelle loro prime incarnazioni ovviamente, quelli più grezzi e diretti, che ancora non avevano aperto spiragli a contaminazioni e tentazioni assortirte, anche se scorrendo "The Pound of Flesh" (vedasi ad esempio "Morphine" o la stessa titletrack) ci si rende facilmente conto di come non sia nemmeno andata persa la lezione in campo Death Metal da parte di formazioni d'oltreoceano come i fondamentali Death, Possessed o Morbid Angel.

Le inevitabili influenze, riportate più che altro per inquadrare la proposta musicale dei Total Death, nulla tolgono alla formazione varesina che sa mettere insieme e poi suonare dei bei pezzi - peraltro dall'ottima resa sonora - con la necessaria convinzione e devozione... termini che fanno rima ma non sempre scopriamo andare a braccetto in altre realtà che battono i loro stessi sentieri musicali. Ecco perché "Downers" si presenta come un'opener devastante e le chitarre su "Morphine" e sulla slayeriana "Four Walls - The Black Perfection" sanno fare davvero male, tanto quanto la corsa forsennata di "Synthesis of Human Failure".

Ben al di sopra la media, e fa piacere prendere atto che a raggiungere questi risultati siano una formazione ed una etichetta (nello specifico la Punishment 18 Records) italiane.




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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