Ecco arrivare sulle nostre scrivanie uno degli album più attesi dal sottoscritto per questo 2015! Si tratta del ritorno dei dark-epic-power metallers israeliani
Desert, che, dopo il bellissimo debutto
"Star of Delusive Hopes", lanciano sul mercato questo secondo full-length dal titolo
"Never Regret". Chi conosce lo stile della band sa già cosa aspettarsi...beh, cancellate immediatamente quello che avete ascoltato o che ricordate della release precedente perché i ragazzi hanno deciso di cambiare quasi totalmente direzione, passando da un'utilitaria ad una fuoriserie, stravolgendo a grandi linee il loro sound, mantenendo invariata comunque l'atmosfera dark che ne ha contraddistinto lo stile sino a questo momento. C'è molta più energia e maturità all'interno di
"Never Regret", più cattiveria, più varietà rispetto a
"Star of Delusive Hopes". Anche in questa situazione vediamo la partecipazione di guest star (i fans ricordano certamente l'eccellente apparizione di Joakim Broden dei Sabaton nel disco passato), come
Ralph Scheepers, la brava cantante
Infy Snow e
Alex Zvulun (The Fading).
Undici tracce fanno parte di
"Never Regret" per un totale di cinquantatre minuti che segnano l'evoluzione di una band che sicuramente ha la capacità di crescere e stupire ancor di più. Ad inaugurare l'album è
"Chasing the Pray", canonica intro dalla sonorità oscure e mediorientale, un'apripista per
"Assassin's Fate", primo singolo lanciato per presentare il full-length al pubblico. Una traccia aggressiva, quadrata, con un riffing melodico e accattivante, un pezzo che vede un Alexei Raymar in grandissima forma e un'eccellente arrangiamento orientaleggiante ad opera delle tastiere di Oleg Aryutkin. Nota particolare va assegnata all'orecchiabile chorus, che farà la felicità dei fans in sede live. Si passa poi a
"Son of a Star", coinvolgente e ritmato pezzo che ricorda a grandi linee i Sabaton ed il metal teutonico (ad esempio i Grave Digger); imperante ancora una volta il ritornello battagliero e in questa situazione si apprezza anche il solo tipicamente metal old-style.
"The Wolf's Attack" è introdotta da una melodia d'organo che apre la strada ad un pezzo movimentato che ricorda lontanamente i primi Iced Earth con l'aggiunta di orchestrazioni veramente azzeccate. Ecco poi la title-track che porta un cambio di registro per i
Desert.
"Never Regret" si stacca quasi totalmente dalle canzoni precedenti, un'atmosfera cupa e malinconica circonda questo mid-tempo dai tratti orecchiabili e che abbracciano quasi il gothic. Ancora una volta si fa ammirare il chorus, ma ciò che veramente colpisce di questo brano è la capacità della band israeliana di introdurre sonorità totalmente diverse di traccia in traccia.
"The Road to You" è una semi-ballad accompagna in una terra sognante attraverso un'affascinante melodia di piano e una sentita interpretazione di Alexei Raymar e della seducente voce guest Infy Snow.
"1812" ricomincia a premere sull'acceleratore con l'azzeccata partecipazione del mitologico Ralph Scheepers.
"Flying Dutchman" introduce un motivo folkeggiante, nuovo, interessante apporto al sound dei
Desert;
"Never Regret" si dimostra così sempre stimolante ed innovativo rispetto al predecessore.
"Final Journey" è un'altra traccia che regala emozioni grazie all'alternanza di stili, con delle bellissime orchestrazioni a farla da protagonista.
"Imperial Eagle" è il brano più lungo della tracklist, con i suoi quasi otto minuti di durata. Un pezzo evocativo ed epico che resterà sicuramente per molto tempo nella playlist dei fans dei
Desert. Chiude il disco la misteriosa
"Invincible".
"Never Regret" è un disco vario e di qualità che mostra la crescita di una band destinata a non fermarsi di certo qui. Consigliato agli amanti dell'heavy e del power, è già sicuramente inserito nella top10 di fine anno del sottoscritto.
Video di "Never Regret"
Lyric video di "Assassin's Fate"