Conviene girare con un calendario sotto mano di questi tempi, ti distrai un attimo e non sai più in che epoca ti trovi. Altra band, altra band che si rifà al suono immortale del metallo, quello della prima metà degli anni '80, per essere più precisi tra 1980 e 1983.
I
Night sono un trio di giovani ragazzi svedesi (tanto per cambiare) alle prese con le prime barbe, nemici di tutto quello che è fashion, nemici pure dell'igiene ma adoratori del classic metal più puro.
Con la sfrontataggine e l'ingenuità tipica di chi non ha nulla da perdere e se ne frega di tutto, i
Night confezionano un disco che non aggiunge mezza virgola a quanto già proposto da centinaia e centinaia di band, che non ha nessuna velleità se non quella di farci passare una quarantina di minuti buttandoci indietro di 35 anni.
Chissenefrega dico io, se sai fare bene una cosa, sticazzi dell'originalità!
Ma qui non siamo su altissimi livelli. Abbiamo riff scarni ma aggressivi, linee melodiche semplici e stentoree, una voce maleducata che fa a cazzotti con l'intonazione. Se sotto l'aspetto musicale il trio si salva con una riproposizione copy/paste di soluzioni mutuate da pionieri come
Iron Maiden, Saxon, Angel Witch e un'altra dozzina di band NWOBHM, sotto quello vocale la situazione è imbarazzante. Va bene l'ardore, la genuinità adolescenziale ma l'interpretazione di
Burning Fire (si fa chiamare così, devo commentare?) è davvero di bassa lega e inficia una proposta altrimenti molto godibile, nonostante rimanga totalmente derivativa.
Soldiers of Time si ascolta con piacere, ci sono alcuni brani davvero ben costruiti ma tra la superficialità di alcuni passaggi (da rivedere) e l'inflazionamento di un genere che sta vivendo una forte ritorno di fiamma, i
Night possono (allo stato attuale) mirare ad un divertissement breve e fugace, senza che possano essere ricordati nei mesi a venire.
Conferma di ciò, è il fatto che il disco sia in mio possesso da parecchie settimane e queste righe siano invece molto recenti. In questo periodo, non avuto la spinta o l'attrazione per tornare ad ascoltarlo. Se poi ci si vuole accontentare, bene così.
Testate la vostra voglia di '80, pigiate play qui sotto.
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