Del nuovo lavoro dei norvegesi
Djevel, il qui presente
"Saa raa og kald" in uscita per la Aftermath Records, potrei scrivere esattamente le stesse cose che avevo scritto per il precedente
"Besatt av Maane og Natt", album del 2013.
La proposta del quartetto di Oslo, infatti, è rimasta sostanzialmente invariata, proprio come la qualità artistica delle composizioni: siamo al cospetto, dunque, di un discreto black metal "norvegese" con tutti i crismi del genere ma senza quel qualcosa che possa distinguere questo lavoro dalle migliaia di uscite simili.
I
Djevel sono musicisti di comprovata esperienza, basta guardare su Google per farsene una idea, e
"Saa raa og kald" è un album suonato bene, prodotto in maniera egregia, furioso, freddo e sottilmente melodico, soprattutto quando i Nostri decidono di inserire partiture epiche come accade nella title track, a mio avviso la canzone migliore del lotto, o quando i ritmi vertiginosi vengono attenuati da pregevoli arpeggi, ma resta un lavoro piuttosto anonimo, un lavoro cioè che non ti lascia dentro niente e non si fa ricordare a lungo.
O almeno questo è l'effetto che ha fatto a me.
Resta inteso che
"Saa raa og kald" potrà piacere ai puristi del genere e che, comunque, può essere una valida alternativa a nomi più affermati che da tempo ormai, scusate il francesismo, si sono sputtanati sull'altare della commercialità.
A voi decidere se dare una opportunità ai
Djevel.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?