A meno di un anno di distanza dal suo esordio discografico, il progetto Metal del singer olandese Valensia Clarkson “Metal Majesty” trova un seguito, con un disco dal semplice titolo di “2005”. Così come il primo album mi aveva colpito per una notevole somiglianza stilistica e vocale con i lavori dei Queen, anche questo secondo disco ricorda in maniera incredibile i lavori della band di Freddie Mercury. La voce di Valensia è virtualmente indistinguibile da quella di Freddie, e viene spontaneo chiedersi perché Brian May e Roger Taylor abbiano deciso di portare in tour con loro l'ottimo Paul Rodgers, quando potevano contare su un clone vero e proprio dell'istrionico singer britannico... misteri del music business. In ogni caso questo “2005” prosegue senza particolari divagazioni il discorso stilistico intrapreso dal suo predecessore, una sorta di tributo alla vena rock dei Queen. Lo stile del quartetto inglese viene ripreso e riplasmato in ogni suo aspetto, dalla duttilità compositiva al grande gusto per la melodia, dal feeling della voce di Freddie alla inimitabile capacità di disorientare l'ascoltatore in ogni frangente. Purtroppo, come già era accaduto per “Metal Majesty”, la differenza con il songwriting dei Queen risulta evidente, e benché Valensia ce la metta davvero tutta per rinverdire i fasti dei quattro musicisti inglesi, ottenendo in alcuni casi risultati comunque notevoli, non riesco davvero a trovare qualche motivo per preferire questo disco ad un qualsiasi capitolo della leggendaria carriera discografica dei Queen.
Consigliato soltanto ai nostalgici.
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