Interessante lavoro della band pisana
Ginevra: cinque brani elaborati, prevalentemente strumentali, che spaziano tra lo stoner massiccio di “Empty hollow”, i toni psycho-sludge in “Primordial miasma” e “Into the abyss”, fino al monumentale post-metal “Eris” che rievoca temi cari agli Isis ed ai Neurosis.
Dominano le chitarre down-tuned e le atmosfere cupe e opprimenti, ma i toscani mostrano una ottima capacità di variare la proposta e creare passaggi dinamici ed evocativi. L’ambito stilistico è quello dei Mastodon, dei Karma to Burn, dei Baroness, ma con tracce di personalità autonoma. Anche tecnicamente il disco regge per i quasi cinquanta minuti, segno di una maturità già ben avviata.
Ennesima formazione nostrana che andrebbe sostenuta, perché riesce a reggere il confronto con la scena d’oltreconfine.
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