Copertina 6

Info

Anno di uscita:2015
Durata:26 min.
Etichetta:Casket Music

Tracklist

  1. NON NEWTONIAN EGO
  2. MAELSTROM
  3. LIMITED EDITION HUMAN
  4. ARES
  5. THE HOLE

Line up

  • Titta: bass
  • D-Side: drums
  • Drew: guitars
  • Canta: guitars
  • Nikla: vocals

Voto medio utenti

Enorme gatta da pelare che si sono presi i nostrani Unfaithfull, per la precisione quintetto formatosi quasi una decina di anni fa nei pressi di Piacenza, con la loro decisione di suonare una sorta di death metal con venature un po' industrial e un po' metalcore.

Potevate scegliere il punk, il power metal, il grind! Invece no, siete andati a scegliervi probabilmente lo stile più difficile da replicare, sia in studio sia in sede live, sia dal punto di vista artistico sia da quello meramente tecnico.

In primis perchè riuscire a proporre qualcosa che esca anche un minimo dagli schemi precostituiti decenni fa è una vera impresa, col rischio sempre dietro l'angolo di non riuscire ad imprimere nella testa dell'ascoltatore un solo riffs, uno, che sia memorizzabile o che riesca ad identificare un pezzo rispetto ad un altro.

Secondariamente, perchè - come saggiamente citato nella biografia "...cerca infatti di creare brani che emozionino l'ascoltatore tramite ritornelli che esplodono nel melodico, senza mai cadere nello scontato... - non cadere nello scontato e nel banale quando si è alla ricerca della perfetta missione del metalcore, ovvero trovare il chorus vincente dopo minuti volontariamente sprecati nel risultate più di impatto possibili, è veramente una sfida ai livelli dell'impossibile e spesso anche i grandi esponenti di questo genere faticano dopo un disco o due a raggiungere risultati decenti.

Ed infine perchè, per suonare una musica che deve essere contemporaneamente assolutamente di impatto prima ed assolutamente melodica poi, con il plus delle clean vocals, ci vuole un budget stratosferico e degli studi di registrazione che, per quanto si sia bravi e preparati, non possono essere raggiunti solo con computer e tanta buona volontà; ci vogliono un sacco di dindi e strumentazione costosissima a iosa in quanto, ahimè, suona meglio un mediocre gruppo con il sound dei Fear Factory che un ottima formazione con una buona produzione casalinga, senza peraltro voler sminuire il lavoro svolto per questo "Maelstrom".

Detto tutto questo, "Maelström" degli Unfaithfull è un lavoro non ancora maturo e vincente, ma non per questo da bocciare: ci sono dei buoni spunti ma anche tante indecisioni e momenti di stanca che non convincono. Le parti "tecnologiche" avrebbero dovuto essere sfruttate in misura maggiore (e si ritorna ai problemi di registrazione/budget), mentre le chitarre per quanto serrate non riescono a formare quel "wall of sound" che, alzando il volume, dovrebbe far volare via l'incauto ascoltatore, così come le parti in cantato pulito non sono così "celestiali" e cibernetiche come dovrebbero, non riuscendo a sfiorare il risultato raggiungo da un Burton Bell a caso che, ricordiamolo, quando è spogliato di tutta la tecnologia che lo aiuta canta peggio di cane afono.

Detto questo comunque siamo di fronte ad un lavoro discreto, che si lascia ascoltare con piacere (specie nella titletrack e nella lunga "Ares") ma che a causa dei già citati limiti ed anche di un songwriting non sempre competitivo ed all'altezza non riesce ancora a sbocciare del tutto.

Suonare death industrial metal, come si dice a Bolzano, è un "ditoar..."
Ma questi ragazzi denotano un impegno ed una preparazione non indifferenti, sperando che sia l'ispirazione sia l'equipaggiamento possano in futuro arridergli in misura maggiore.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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