Chi legge le nostre pagine virtuali ed è interessato alla musica estrema, in verità pochi, saprà che da queste parti consideriamo i francesi
Nocturnal Depression una band certo capace di creare buone atmosfere, ma non particolarmente personale o innovativa.
Insomma, i nostri sono sempre stati, a nostro avviso, un gruppo di seconda fascia dedito, soprattutto, ad un attività di copia ed incolla dai loro modelli ispiratori.
Tutto questo fino ad oggi.
"Spleen Black Metal", primo album di lunga durata ad uscire per la sempre più lungimirante Avantgarde Music, è, infatti, il miglior lavoro mai rilasciato da
Lord Lokhraed e soci ed indubbiamente uno dei più validi esempi di depressive black metal che mi sia capitato di ascoltare recentemente.
A partire dalle liriche, ispirate ad un gruppo di poeti francesi come Baudelaire, Cros, Laforgue, Brusset, Lamartine, passando attraverso una produzione nitida e perfettamente in linea con il suono malinconico del gruppo, fino ad arrivare, soprattutto, ad una manciata di brani che uniscono in modo eccellente, disagio, senso di tragedia e freddezza nordica,
tutto in questo disco è concepito con maestria e passione.
I
Nocturnal Depression sono finalmente riusciti a dare un suono efficace alle loro turbe mentali e lo hanno fatto grazie ad una musica che, intelligentemente, si poggia su un uso marcato della melodia, in qualche modo vicino alle suggestioni di gruppi come i
Paradise Lost, senza tuttavia rinunciare alla loro marcata connotazione black metal, esaltata dallo scream disperato e ricco di pathos del loro leader.
I sette brani di questo album, con una menzione particolare per la splendida title track posta ad epitaffio del disco (vera essenza di cosa sia la malinconia in note), si muovono attraverso delicati arpeggi, sfuriate gelide come il vento invernale, decadenti partiture di violino, riff di chitarra semplici ma squisiti nella loro armonia, sempre e comunque all'insegna di un depressive black metal che non lascia alcuno spiraglio di luce o di speranza.
In questo disco, infatti, tutto è dolore, insoddisfazione, noia e fastidio e del resto la parola
"Spleen" non è certo stata scelta a caso per marchiare questo album visto i significati che essa veicola e ai quali rimanda.
Per concludere, sono contento che i
Nocturnal Depression abbiano trovato la loro strada, credo, definitiva e sono contento di essere al cospetto di album dal grande valore artistico e dal grande contenuto emotivo e sentimentale, un lavoro, quindi, di fronte al quale non si può far altro che applaudire, se prima non ci si è impiccati ovviamente.
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