Duo venezuelano, trasferitosi a Miami, i
Cave of Swimmers si autoproducono questo disco, che rientra in pieno nel filone del classic doom.
Influenze sabbathiane, ma anche una evidente vibrazione epica dovuta soprattutto alla voce “operistica” di G.E., la mente dietro questo progetto. L’atmosfera è sempre ieratica, alla ricerca di un pathos che non sempre centra il bersaglio. Accade su "The Prince of the Power of the Air", un lungo brano pieno di stimoli, compreso uno spaccato di rock latineggiante che evoca addirittura il primo Santana. Meno, invece, nella seguente “The skull”, dall’incedere più macchinoso e teatrale.
Tradizionale “Still running”, solido metal-doom alla Candlemass, altra evidente influenza dei sudamericani, mentre nella title-track affiorano vibrazioni nwobhm e perfino qualche rigurgito progressivo.
Ci sono idee, spunti, ma ancora da registrare. Forse un completamento di line-up porterebbe maggiore compattezza e stabilità al gruppo. Comunque, un nome da ricordare per il futuro.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?