Tornano dopo qualche tempo i
Feared, band del guitar hero
Ola Englund, chitarrista che negli ultimi tempi si è guadagnato una certa notorietà anche come solista, girando l'Italia con il nostro
Andrea Martongelli in un tour di clinics da veri Expendables della sei corde.
Dallo scorso anno Englund è anche membro fisso dei roboanti
The Hunted, coi quali ha pubblicato l'ultimo full-length
"Exit Wounds". I
Feared sono però sempre stati il gruppo primario del chitarrista, con una carriera iniziata nel 2007, con ben cinque album da studio alle spalle, arrivando ora a immettere sul mercato il sesto disco.
"Synder" è dunque il nuovo traguardo degli agguerriti svedesi, un'opera solida e d'impatto, che non lascia spazio a compromessi. Già con
"Furor Incarnatus" e
"Vinter" (entrambi usciti nel 2013) i
Feared avevano dimostrato quanto la loro proposta fosse granitica e condita di un grande tasso tecnico. Groove, potenza, un grandissimo lavoro di riffing e drumming, un Metal estremo moderno ma che getta comunque lo sguardo al passato, fondendo thrash e death in maniera sapiente. Come modesto parere potremmo considerare i
Feared come un diamante difficile da scovare in un terreno sin troppo popolato di band underground che scelgono l'autoproduzione, strada quest'ultima che porta grande libertà ma purtroppo, e molto spesso, non dona ai meritevoli l'attenzione tanto agognata.
In incipit basterebbe guardare i componenti della band per rendersi conto che di fronte si hanno dei mostri, degli strumentisti fenomenali con un vocalist altrettanto vigoroso, ovvero Mario Ramos. L'intro e title-track inizia a porre la basi di questo lavoro degno di nota, con una melodia di chitarra oscura e catturante. L'incedere dell'opener lascia spazio alla demolente
"Your Demise", un vero e proprio incrocio fra death e thrash (o fra un dobermann e un rottweiler) che vi sbranerà, dilaniandovi. Lo spazio, mai esagerato, che Ola Englund si prende è sempre ad uso della riuscita delle canzoni; non molto spesso capita di trovare un guitar hero che si mette totalmente a disposizione della propria band. Fra calci in bocca e pugni nello stomaco, che si possono identificare in
"Of Iron and Ashes", nella frastornante
"Caligula" e in
"My Grief, My Sorrow", si trova un intermezzo che funge da sosta, come
"Dygder". Dopo questa breve pausa l'inferno reinizia a sputarci fiamme addosso con
"By Silent Screaming". Il devastante riffing e l'eterogeneità di
"My Own Redemption" ci conducono alla fulminante
"Dying Day". Headbangin' scatenato per
"War Feeding War". Chiudono
"The Narcissist" e
"Godless Devotion", nessuna pietà.
"Synder" è un album di grandissimo valore, che prosegue la strada dei predecessori. Indicato sia per gli amanti del metal moderno che per gli appassionati di estremo in generale. Speriamo di poter vedere i
"Feared" sul suolo italico al più presto.
Bomba!
PS: Potete ascoltare l'album interamente in streaming
a questo indirizzo, ma supportate la band acquistandolo!
Video di "By Silent Screaming"
Guitar playthrough di "My Grief, My Sorrow"
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