L'odissea spaziale del tastierista scandinavo Richard Andersson si arricchisce di un nuovo capitolo, pubblicato a breve distanza dal discreto disco d'esordio. Marcel Jacob (Rising Force) e Zoltan Csörsz (The Flower Kings) hanno abbandonato il progetto: le parti di batteria sono ora curate da Andreas Brobjer, mentre il chitarrista Magnus Nilsson si occupa anche di quelle di basso. Già all'epoca il songwriting di Andersson non mi aveva certo fatto gridare al miracolo, ma con “The Astral Episode” la situazione è, se possibile, ancora peggiore. Già l'opener “Through Dreams and Reality” è un plagio degno di denuncia dei Symphony X di “V” e “The Divine Wings of Tragedy”, e col passare dei minuti l'originalità delle composizioni non migliora più di tanto. Dal punto di vista tecnico non si può discutere la preparazione di Andersson e della sua spalla chitarristica, il virtuoso delle sei corde Magnus Nilsson, ma le nuove canzoni non colpiscono quanto quelle di “Embrace the Galaxy”. La vera fortuna di Andersson è quella di poter contare sui servigi di uno dei pochi cantanti della scena che non esce con tutte le ossa rotte nel confronto con Sir Russell Allen, ovvero l'eccezionale Nils Patrik Johansson degli Astral Doors. La presenza del singer svedese rimane uno dei pochi validi motivi per l'acquisto di questo disco, che purtroppo si perde irrimediabilmente nel marasma di uscite di Power Metal Neoclassico degli ultimi anni e non riesce ad andare oltre ad una risicata sufficienza... peccato!
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