Nuovo giorno, nuovo gruppo power-symphonic-epic che si presenta. Stiamo parlando dei
Melodius Deite, gruppo proveniente dalla Thailandia con già qualche anno di esperienza alle spalle. Vero è che in questi anni, rispetto ad un decennio fa, il fiorire di band power (e derivati) è nettamente rallentato e non sappiamo se questo sia un bene od un male per noi recensori. Fatto sta che di tanto in tanto arriva sulle nostre scrivanie un dischetto da una qualsiasi parte del mondo di ragazzi che vogliono emulare le gesta di gruppi oramai entrati nella storia del Metal, attraverso canzoni lanciate a centomila bpm con assoli al fulmicotone e voci talmente alte che possono rompere i vetri.
In questo caso siamo di fronte a degli emuli degli Angra con qualche inserto prog alla Symphony X. Per il combo thailandese questo
"Episode II : Voyage Through the World of Fantasy" (titolo che rievoca inequivocabilmente il power più fantasy che uno si possa immaginare) è il secondo full-length, che succede al debut
"Dream On", rilasciato nel 2008 quando ancora il monicker era solamente
Melodius. Come avete capito si tratta di un album destinato prettamente agli amanti dei generi summenzionati, altrimenti come direbbe il nostro Frank Gozzi...vabbé, lasciamo stare, chiedetelo a lui.
"Episode II : Voyage Through the World of Fantasy" si presenta anche con un artwork che ricorda alla lontana release immortali come
"Holy Land" degli Angra, e questo ci provoca una sottile vena di curiosità. Preannunciamo subito che il disco ha una durata consistente: ben 75 minuti di musica con composizioni che raggiungono persino i diciassette giri di orologio. Le caratteristiche di questi album di power-neoclassico le conoscete tutti, o almeno le potete immaginare, quindi non è il caso di dilungarsi troppo sulle descrizioni.
Al di là (non "aldilà" come alcuni dei nostri "colleghi" amano adoperare sfoderando le loro ampie conoscenze della lingua italiana) del contenuto, che a seconda dei pareri e dei gusti personali può essere compreso in una scala che va dall'inutile al capolavoro, la qualità e la tecnica ci sono e quindi noi giudichiamo quella. Un buon disco power, forse un po' troppo lungo, ma piacevole.
Video di "Land of Fantasy"
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