Il melodic hardcore è uno di quei generi davvero saturi di band che hanno sfruttato fino allo sfinimento ogni singola opportunità offerta da questo genere.
Pochi sono i gruppi che si tengono in piedi con qualcosa di nuovo, quelle sfumature che rendono il gruppo diverso dalla media, tra i pochi basta citare band come
In Archives,
Canvas o gli italiani
My Sleepless Youth.
Purtroppo i
Being As An Ocean con questo loro nuovo album omonimo sono caduti nella trappola del "già sentito" che per un gruppo metalcore è la fine.
In altre parole il quintetto americano propone un disco valido dal punto di vista musicale, ma pecca dal punto di vista dell'originalità. Canzone che più fra tutte esprime questo concetto è "
Judas, Our Brother". Ora però per non gettare troppa benzina sul fuoco conviene soffermarsi sulla musica in sé. Questo "
Being as an Ocean" è un album musicalmente di tutto rispetto come già detto; abbiamo riff davvero interessanti che racchiudono a pieno ogni caratteristica del genere in questione accompagnati al meglio da un comparto ritmico perfetto per il genere con un batterista che riesce a dare il meglio senza stonare rispetto al resto del gruppo. Infine la voce di Joel che a tratti si fa quasi "narratore" è un condimento d'eccellenza che riesce a contribuire al meglio al sound del gruppo, come al solito.
Insomma, qua siamo davanti ad un album musicalmente molto valido, che merita certamente più di un ascolto se il genere in questione è di vostro gradimento; per molti però questo "
Being as an ocean" potrà risultare anche indigesto per le motivazioni esplicitate poco sopra.
A voi la prova del nove.
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