Oggi ci distanziamo un po' dai nostri soliti lidi metallici. Ciò che abbiamo di fronte è una fresca proposta rock di una giovane band italiana che porta il nome Afterglow. Il gruppo si forma nel 2010 e nel 2014 arriva a registrare questo primo, omonimo full-length. Le sonorità cui si avvicina il combo triestino si avvicinano al rock statunitense con qualche punta di influenza british (più vicina al pop-rock). Non per niente gli Afterglow annoverano, sul proprio ReverbNation, fra i gruppi con un sound simile Bon Jovi, Coldplay, Placebo.

Questa opera prima si dimostra abbastanza matura, con alcuni pezzi che potrebbero già sicuramente passare per le radio di tutto il mondo per orecchiabilità e per qualità del songwriting. Si potrebbe dunque da subito ipotizzare un luminoso futuro per questa band, che non sembra abbia timore di poter affrontare l'arena della certamente non morbida scena internazionale. Il disco si fa ascoltare senza particolari cali di qualità e in certi punti è persino in grado di stupire per come gli Afterglow riescono a strapparsi di dosso quella orribile etichetta dei rockers italiani monotoni e fondamentalmente inutili.

Dal punto di vista strumentale i ragazzi danno prova di esser pronti per la loro avventura rock, puntando soprattutto sulla melodia dei brani, sul buon lavoro dei chitarristi e sulla personale voce di Guglielmo Cok. Fra i pezzi da segnalare "Time", "4th Step", "Nettle", "Misread" e senza ombra di dubbio la migliore del disco "Go Fuck Yourself".

In conclusione, un bel punto di partenza per i rockers italiani; gli auguriamo buona fortuna ed un arrivederci a presto!