Molti di noi, se non tutti, conoscono
Jonne Järvelä per il suo ruolo di frontman nei
Korpiklaani e questa volta l'eclettico musicista finlandese ci accompagna in un viaggio un po' più particolare, dentro al folk puro. Tolta quindi tutta l'aggressività che contraddistingue la band di Lahti,
Jonne mescola elementi appartenenti alla musica folkloristica finnica e alla tradizione sciamanica, dimostrando di essere in grado di elaborare componimenti oltre il tradizionale concetto di Metal e sfogando tutta la sua arte creativa in un progetto che, magari, non incontrerà i gusti della maggior parte del popolo metallico (se non quella particolarmente affezionata al folk).
Niente vichinghi, melodie eccessivamente medievaleggianti o cose del genere. In questo
"Jonne" ci si immerge in qualcosa di totalmente differente. Mettete dunque da parte i vostri elmi, le vostre asce, le vostre spade bastarde, le cotte di maglia e qualsiasi cosa richiami il classico folk dal background da Dungeons&Dragons, qui si affronta un full-length molto particolare, la cui atmosfera si può evincere dallo stesso artwork, specchio ideale ed evocativo della musica contenuta nel disco. Alti richiami alla natura ed ai suoi spiriti sono contenuti nelle composizioni di/degli
Jonne in un album che, se amanti del genere o soltanto avvolti dal mood giusto, vi rapiranno dall'inizio alla fine.
Finché la musica scorreva si pensava sarebbe interessante assistere ad uno spettacolo della band dal vivo, per vedere sino a che punto il combo finlandese sia in grado di creare la stessa atmosfera generata in studio. Questo è un genere molto difficile da proporre in sede live, anche se gruppi come i Wardruna hanno dimostrato di saper anche superare le prestazioni in sala di registrazione.
Che dire di più...Vi indirizziamo su qualche pezzo, come l'opener
"Viuluni Laulua Soutaa", dove si può apprezzare l'insieme degli strumenti adoperati dai ben undici membri della band. Passata la prima traccia il resto è in discesa, il disco si fa ascoltare alternando momenti più danzanti ad altri maggiormente riflessivi.
"Kuku Käki" è sicuramente uno dei brani più curiosi, mentre
"Metsään On Iäksi Mieli" è probabilmente il momento maggiormente evocativo e sciamanico.
In conclusione, questo debut album di/degli
Jonne è un bell'episodio di folk leggermente ambient, adatto a chi vuole concedersi una quarantina di minuti di relax in un mondo parallelo squisitamente finnico.
Video di "Metsään On Iäksi Mieli"
"Kuku Käki"
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