Chronic Hangover - Logicamente Il Signore Ci Punirà Per Questo

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:13 min.

Tracklist

  1. VITUPERIO
  2. VILLA TRISTE
  3. LUCIFER IN THE SKY WITH DIAMONDS

Line up

  • Jacopo: vocals
  • Fabrizio: bass
  • Salvo: drums
  • Mattia: guitar

Voto medio utenti

In una scena underground sempre più costipata e livellata, possono soli tredici minuti di musica, per di più contenuti in una produzione discografica palesemente “artigianale”, stimolare la tua curiosità di rockofilo a tal punto da rimanere davvero “contrariato” di fronte alla brusca interruzione di un flusso emotivo che si stava delineando in maniera assai incisiva e sorprendente?
Beh, alla luce dei fatti direi proprio che si tratta di una situazione abbastanza rara eppure possibile, che identifica la responsabile del “misfatto” come una di quelle formazioni emergenti veramente meritevoli di strettissimo e attento monitoraggio.
E allora ecco che i Chronic Hangover finiscono direttamente nella circoscritta lista di quelli che (potenzialmente) possono veramente fornire una qualche scossa di vitalità a un panorama musicale spesso competente e tuttavia non particolarmente creativo.
Il processo di “distinzione” della band inizia fin dalla singolare denominazione del dischetto dimostrativo e dei brani che lo compongono, si propaga nella scelta delle intro (tratte da dialoghi di opere tutt’altro che “banali” … “La verità secondo satana”, stralunato thriller erotico di Renato Polselli e “Storie dall’altra Italia”, spettacolo teatrale multimediale di Daniele Biacchessi) che accrescono il pathos di ascolto, e poi si confermano in un peculiare crogiolo sonico in cui vengono colati, con ispirazione e discreto carisma, doom, scorie stoner e la versione più barbarica dell’epic-metal, quasi si trattasse di una furente jam session tra Sabs, primi Kyuss e Cirith Ungol.
Ovviamente siamo sostanzialmente nell’ambito di una classica iperbole di tipo “giornalistico” e tuttavia il cantato (in inglese) rapace ed evocativo dell’ottimo Jacopo non può che evocare brandelli di memorie Tim Baker-iane, mentre il sound si muove con disinvoltura tra cruente atmosfere ossianiche e massicce pulsazioni elettriche, per uno stile, se non proprio straordinariamente “innovativo”, di sicuro sufficientemente caratteristico e talmente intenso da non rischiare accuse di pavidità artistica o di scarsa intraprendenza espressiva.
Esemplare, in questo senso appare “Lucifer in the sky with diamonds” una “perla nera” dalla notevole capacità di suggestione emotiva, ma anche la feroce “Vituperio” (molto bello il break) e le visioni cupe e ipnotiche di “Villa triste” trasmettono quella tensione necessaria a trasformare un semplice apprezzamento nella bramosia di “volerne di più”.
Chi li ha visti dal vivo (i romani hanno all'attivo un numero piuttosto rilevante di esibizioni … tra le più importanti e recenti quella al fianco di Misantropus e Stormlord in supporto alla data capitolina degli Arcturus), riferisce di una particolare efficacia anche in questo doveroso “fondamentale” … non rimane che attendere, e con una certa “ansia”, la possibilità di vagliarne le qualità in tale circostanza e, soprattutto, di valutare una quantità di materiale sonoro maggiormente corposa e “fresca” (il demo in questione è del 2014, e il gruppo sta lavorando a un full-length, che dovrebbe intitolarsi “Nero inferno italiano”) … sono convinto potrà riservare grandi sorprese.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Inserito il 28 ago 2015 alle 06:56

Per il titolo meriterebbero 10, giuro...

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