Il 2001 è stato sicuramente un anno assai prolifico e attivo per mr. Mike Patton, che dopo l'exploit del discusso comeback dei Fantomas ora torna sul mercato con questi Tomahawk nuovi di zecca.
La line up presente sul disco è di tutto rispetto, con ex membri di Melvins, Helmet e Jesus Lizard, e dona al lavoro uno spessore stilistico non indifferente, una solida infrastruttura tecnica sulla quale si appoggiano discorsi musicali volitivi e cangianti, mai fissi sulle stesse coordinate sonore.
Riecheggiano gli Alice in Chains, si ritrovano echi dei vecchi Faith No More, emergono influenze americaneggianti mescolate a nebbioline misticheggianti e lisergiche. Mike Patton gioca con la sua voce, prediligendo tonalità ora basse ed intimiste ora nervose e filtrate, e solo raramente fa esplodere la sua meravigliosa timbrica a pieni polmoni, generando una sorta di flashback, una sensazione di passato malinconico che riemerge dalla notte degli attimi di vita definitivamente trascorsi.
Canzoni come "101 North", "God Hates a Coward" o "Sweet Smell of Success" riescono a far convivere miracolosamente le due nature immediate e introverse che permeano tutti i 42 minuti del lavoro, con melodie che entrano subito in testa ma che rivelano ad ogni ascolto nuovi particolari e nuove sfumature.
Sostanzialmente un lavoro forse fine a se stesso, forse estemporaneo e destinato a non avere un seguito, ma comunque in grado di comunicare e generare emozioni forti nella loro delicatezza, un nuovo capitolo nella splendida e non-allineata vita artistica del buon Mike. Spettacolo!!!.
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