Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta:Steamhammer / SPV

Tracklist

  1. DIE WITH ME
  2. DANGER
  3. SHADOWLINE
  4. BERLIN MODEL 32
  5. OVER THE WORLDLY WALLS
  6. CLOCKWORKS
  7. ROOMS
  8. SUBVISUAL SLEEP
  9. SCENERIES
  10. THE STORM
  11. COMING HOME

Line up

  • Joesph Tholl: vocals
  • Peter Stjärnvind: guitars
  • Sebastian Ramstedt: guitars
  • Johan Bergebäck: bass
  • Jonas Wikstrand: drums

Voto medio utenti

"Shadowline" è il nuovo album per i Black Trip, con gli svedesi che allontanano definitivamente i sospetti di essere solamente l'ennesimo side project. Infatti, come già fatto presente in occasione del precedente "Goin' Under", la formazione è formata da musicisti che fanno (o hanno fatto) parte di bands come Unanimated, Entombed, Nifelheim, KRUX e Enforcer, i quali in questa incarnazione danno sfogo alla propria passione per l'Hard Rock. Di quello che ha un piede negli anni '70 (Thin Lizzy, Blue Oyster Cult, UFO e vecchi Scorpions) e l'altro nella primordiale N.W.O.B.H.M. (Saxon, Tygers Of Pang Tang e soprattutto gli immancabili Iron Maiden).

L'urlaccio che apre "Die with Me" cede lesto spazio a sonorità hardeggianti con chitarre spesse e fumose, a sottolineare quell'approccio retrò che si respira su brani come "Danger", "Berlin Model 32", "Subvisual Sleep" o la conclusiva "Coming Home". Nel complesso Joesph Tholl se la cava più che dignitosamente, anche nei passaggi maggiormente maideniani (chiaramente quelli dei primi due dischi) di "Over the Worldly Walls" o "Clockworks", grazie ad un'ugola ruvida il giusto (pure nel ricordare un Paul Di'Anno maggiormente educato) e a quell'approccio non pretenzioso che lascia trasparire.
La maggior parte dei pezzi suona rocciosa e con un bel guitarwork dalle tentazioni vintage (soprattutto nei solos) e tutte, indiscriminatamente, trasudano di un gustoso feeling ottantiano, garantito anche dalla mano capace ed esperta di Nicke Andersson (Entombed, The Hellacopters... ) che ha curato la produzione del disco.

Tuttavia - gira e rigira - "Shadowline" mi lascia alle prese con lo stesso dubbio del loro esordio... 'sti Black Trip non saranno fin troppo derivativi e scolastici?




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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