Copertina 6

Info

Anno di uscita:2015
Durata:50 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. ALL OUR YESTERDAYS
  2. ALLAN YN N FAN
  3. DARKER SHADE OF BLACK
  4. LONG LONG TIME
  5. MOONLIGHT SHADOW
  6. I GOT YOU BABE
  7. THE OTHER SIDE
  8. QUEEN'S LAMENT
  9. WHEREVER ARE WE GOING FROM HERE
  10. WILL O' THE WISP
  11. EARTH WIND AND SKY
  12. COMING HOME

Line up

  • Ritchie Blackmore: electric/acoustic guitars, mandola, hurdy gurdy, nickelharpe
  • Candice Night: vocals, chanter, cornamuse, shawms, rauschpfeife;
  • Bard David of Larchmont: keyboards
  • Earl Grey of Chimay: bass, rhythm guitar
  • Lady Lynn: harmony vocals, shawm, flute, recorder
  • Troubadour of Aberdeen: drums
  • The Scarlett Fiddler: violin

Voto medio utenti

Nuovo capitolo per il menestrello Richie Blackmore e la biondissima moglie Candice Night. Un sodalizio che fino a questo momento ha portato grandi fortune al progetto ed ha regalato al pubblico degli album di folk medievale di tutto rispetto. Ebbene, questo "All Our Yesterdays" ha necessitato di diversi ascolti, molti più del solito, prima di arrivare ad una conclusione (quanto mai oggettivamente personale). Un album che sembra non essere all'altezza dei precedenti, un po' sottotono probabilmente, con troppi pezzi blandi, del quale si salvano per la maggior parte le cover (ben tre in tracklist) e che auguriamo possa essere solamente un passo falso nella discografia dei Blackmore's Night.

Spesso la formula repetita iuvant funziona per band come questa; appena trovato il giusto approccio, ripeterlo sino allo sfinimento non può che esser un bene sia per le tasche dei musicisti che per gli ascoltatori, che si ritrovano di volta in volta un album molto simile al precedente, evocante le stesse emozioni ed adornato dalle stesse magiche atmosfere. Forse in questo caso i Blackmore's Night hanno leggermente abusato della suddetta formula, riuscendo quasi ad annoiare nel corso dello scorrere del disco.

Il successore del ben più pregevole "Dancer and the Moon" zoppica, ottenendo un mesto risultato, facendo spiccare ben poche tracce e risultando per lo più monocorde. L'opener e title-track (rilasciata in anteprima) è probabilmente uno dei pezzi migliori, con un bel ritmo e dotata della consueta orecchiabilità, pregevole marchio di fabbrica delle composizioni dei Blackmore's Night. "Allan Yn Y fan" (evidenti le origini celtiche, o se preferite gallesi, del pezzo) si attesta fra le più piacevoli, poi iniziano a balzar fuori brani più arrancanti con ancora una cover, stavolta "Moonlight Shadow", a salvare un po' il disco. Da strappare a sorte infausta anche "The Other Side" e la lievemente rock "Wherever Are We Going From Here", oltre a "Will o' the Wisp". Per il resto c'è poco, solo una bollente minestra riscaldata.

Non vogliamo attaccare i Blackmore's Night in nessuna maniera, anzi, l'album piacerà moltissimo ai fans, però troviamo quest'ultimo full-lenght meno ispirato del solito. Siamo senz'altro sicuri che si faranno perdonare alla prossima uscita.

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.