Weeping Silence, numerosa formazione proveniente da Malta alle prese con un nuovo full-length,
Opus IV Oblivion, dedito ad un gothic-doom metal molto lineare e caratterizzato dall'alternanza di vocals growl maschili e cantato pulito femminile.
Cosa c'è di nuovo? A dire la verità nulla, se pensiamo anche solo ai
Within Temptation per un esempio in stile o, con i dovuti distinguo e virgolette varie, agli italianissimi
Lacuna Coil per le idee sull'uso del cantato.
E non è tutto, i
Weeping Silence mostrano altre influenze più o meno marcate e non meno importanti, a partire dagli
Amorphis di
Eclipse nel riffing di
"Hidden From The Sun", per arrivare ai grandiosi
Moonspell di
Irreligious nelle oscure atmosfere di
"Ivy Thorns Upon The Barrow".
Già che ci siamo aggiungiamo anche i
Dark Tranquillity (light) di
Projector, che si materializzano nelle chitarre della cangiante
"In Exile", tra le migliori dell'intero lotto.
Non si tratta di citazioni a fini enciclopedici né di puro
copy & paste, questo non basterebbe, da solo, a sostenere quasi un'ora di musica su discreti livelli. Forse i nostri sono ancora in una fase di ricerca del proprio sound che, come accade ad ogni buona band che si rispetti, acquisirà disco dopo disco una sempre maggiore personalità.
Nonostante le scelte a livello di produzione e missaggio siano molto buone e vicine alla "media" delle band citate, ciò che non finisce di convincere nella proposta
Opus IV Oblivion sono forse le scelte di stile: troppo lineare il riffing delle sezioni più vicine al "doom", poco varie le soluzioni gothic, sia nei chorus sia nelle clean di Diane Camenzuli, peraltro dotata di un piacevole timbro.
Grinta ed intensità non significano solo growl e distorsioni.
Forza
Weeping Silence!
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