Sivyj Yar - Из тьмы вымерших деревень (From the Dead Villages' Darkness)

Copertina 8

Info

Past
Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2014
Durata:38 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. BLACKENED FIELDS CRY IN THE DISTANCE
  2. NOW ONLY ABYSS HEARS US
  3. FROM THE DEAD VILLAGES' DARKNESS
  4. DISTANT HAZE WAS ARISING
  5. WITH THE BIRDS FAREWELL SONG
  6. SILKY GRASSES WILTED

Line up

  • Vladimir: vocals, all instruments

Voto medio utenti

Quarto full-length del polistrumentista Vladimir, dove le tematiche non si scostano, ma rimangono ben radicate nel terreno. Mitologia e poesia slava, disperazione e povertà umana nei primi anni del ‘900, durante il genocidio e collettivizzazione agricola introdotta dal regime bolscevico ai danni dei contadini Ucraini e Russi. Il tutto nascosto e celato sotto una coltre di fitta nebbia per diversi anni. Nell’artwork dell’album possiamo vedere case-catapecchia di legno dove si aggirano poveri contadini come fantasmi. E impresso nel cd stesso un gruppo di persone fotografate, quei visi... senza sorriso, ma solo disperazione negli occhi. Un motivo per farci riflettere.
Proprio da questo argomento Vladimir parla, a nome loro, anime cadute nell’oblio e dimenticate per sempre. Perché questa tragedia non vada mai perduta, ma ricordata negli anni a venire.
In apertura disco troviamo un breve brano che fa immergere subito, con una sonorità particolare e ricercata, a inizio ‘900. Le successive quattro canzoni si aggirano sui nove minuti ciascuna, sono in grado di evocare forte sensazioni, le più oscure, negli anni bui, pianti sommessi e tormentati, pioggia gelata, freddo, desolazione, fame. Il timbro dello scream è piuttosto acuto, per dare il senso di depressione, e frustrazione.
Proseguendo nell’album troviamo melodie intrecciate con la malinconia che pervade in tutte le note. È sorprendente che il tutto è creato unicamente da una singola persona, tutti gli strumenti sono ben suonati.
È una miscela di ambient, pagan, post-black metal. Un lavoro veramente elaborato e una composizione sontuosa. Nulla è messo al caso, il nostro musicista è un talento in ogni dove, melodie e ritmiche si sposano alla perfezione.

Anche questo disco va ascoltato attentamente per coglierne le varie sfumature, certamente non mentre si guida o fanno le pulizie. Quindi spegni la luce, e siediti tranquillamente e fai volare la mente in quei luoghi dimenticati.

A cura di Simone Pezzini

Recensione a cura di Ghost Writer

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