Secondo capitolo per i
Carousel, dopo
Jeweler’s daughter” (2013), sempre per la Tee Pee. C’è stato l’ingresso del nuovo chitarrista
Matt Goldsborough (anche nei The Skull), ma la sostanza non è mutata: solido heavy rock/stoner americano, quello pieno di chitarroni e fumi alcolici (e non solo..).
Brani torbidi come
“Photograph” si alternano a momenti più easy, dal taglio melodico, vedi la successiva
“Buried alive in your arms”, ottimo esempio di classico hard a stelle e strisce. Troviamo armonie della doppia chitarra alla Thin Lizzy (
“Highway strut”) e slow bluesy carichi di pathos (
“Strange revelation”), fino ad arrivare ad una cover di Joe Walsh (
“Turn to stone”), tanto per confermare la tradizione musicale di questa band.
Ad essere onesti non si tratta di una formazione indispensabile, ma il disco è comunque piacevole. Rock dal taglio moderno, ma d’impostazione classica.
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