Come diamine c'è finito il cantante degli Agnostic Front su questo disco degli End of Days? Scherzi a parte, la somiglianza vocale di Kevin Otto con il Roger Miret di "Another Voice" è impressionante, non fosse per qualche sparata più violenta sulla scia del metalcore attuale. Questi "End of Days" non dicono assolutamente nulla di nuovo, eppure riescono ad essere abbastanza personali. Con spunti hardcore e digressioni nel metal più violento, "Dedicated to the Extreme", guarda caso prodotto da Bredahl degli Hatesphere, si rivela un album piacevolmente bastardo, che non lascia feriti. Grandi muri di chitarre, ad orecchio direi Mesa, con ben poco attacco e un taglio netto sulle medie frequenze, una batteria con spropositati trigger ed una voce "aggressive & brutal than ever". Beh, forse come prima d'ora è un po' una cazzata, ma è indubbio che sanno fare il loro mestiere questi "End of Days", cioè tirarci un pugno dritto in faccia. Insomma, un buon disco, di sicuro interesse per chi ama le versioni più moderne di commistioni tra il metal e l'hardcore più bastardo, non così lontano dagli stessi Agnostic Front dell'ultimo disco, ma con una spinta decisamente più metal.
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