Nella fantasia di
Frank Herbert, creatore del ciclo di Dune,
Arrakis è il pianeta della spezia, dove si svolgono gran parte delle vicende di quella straordinaria saga fantascientifica. In questo caso, invece, è il nome di una band di Tessalonica, Grecia, formatasi nel 2012.
Il loro debutto è un esteso album strumentale, pieno di groove stoner e concessioni al rock lisergico. Lunghi brani ipnotici, dinamici, avvolgenti, dove vengono intercalati passaggi allucinatori e feroci accelerazioni ritmiche. La chitarra di
Panagiotis Haris conduce le danze, ma il contributo dei due compagni è fondamentale per sostenere l’atmosfera monolitica e visionaria.
Più che i singoli pezzi conta l’effetto d’insieme, sufficientemente vario ma coerente. Unico limite, una certa stanchezza col crescere dei minuti, ma è peccato comune in questo tipo di lavori.
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