Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:53 min.
Etichetta:Sony
Distribuzione:Sony

Tracklist

  1. DETERMINED
  2. PUSHING THROUGH
  3. HAPPY?
  4. IMN
  5. FALL INTO SLEEP
  6. RAIN.SUN.GONE
  7. CHOICES
  8. FORGET TO REMEMBER
  9. TV RADIO
  10. JUST
  11. ALL THAT YOU ARE
  12. PULLING THE STRING

Line up

  • Kud: vocals
  • Gurrg: guitars
  • Ryknow: bass
  • sPaG: drums

Voto medio utenti

Non sono molti i gruppi sopravvissuti all'ondata del nu metal che inizialmente sembrava dover essere inesauribile e che invece si è rivelata più breve del previsto; le band che hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante grazie a buoni album fatti di idee nuove e originali si contano oggi sulle dita di una mano e sicuramente tra questi, nella mia personale classifica, ci sono i Mudvayne, americani e forieri di un nu metal tecnico e per nulla scontanto. Troppo in fretta sono stati etichettati come i gemellini mal riusciti degli Slipknot, quando in realtà le band hanno avuto solo il look bizzarro in comune ma grosse differenze musicali e direi anche tecniche dal momento che i Mudvayne vantano una certa qualità nel maneggiare gli strumenti, di gran lunga superiore a quella dei nove clown; ora, eliminato il face painting e il look più ruffianamente nu style, i Nostri ci offrono un buon disco fatto di canzoni oneste, suonate in maniera impeccabile e corredate di una produzione scintillante che esalta ogni sigolo passaggio delle canzoni: non siamo di fronte al capolavoro, ma di certo un album che si distingue nel calderone delle band che suonano questo genere e proietta i Mudvayne in una dimensione molto particolare, non associabile ad altre band. Merito di uno stile personale, di una tecnica individuale di gran lunga superiore alla media (il bassista è davvero brano, basta sentire una canone per capire quanto le sue linee melodiche siano fondamentali nell'economia del brano stesso) e di una costanza e determinazione nel portare avanti un certo tipo di musica al di là delle mode e del trend del momento. Kud, il cantante, è migliorato molto, riuscendo a dosare la sua voce tra tonalità rabbiose e melodiche molto più che in passato e senza dubbio con un risultato migliore: le canzoni acquisiscono in questo modo grande versatilità ed ai riff duri e compatti del chitarrista fa da controaltare la voce ora pulita, ora ruvida di un Kud in grande forma che inventa melodie di facile presa sull'ascoltatore e non per questo banali e scontate. Non siamo dunque al cospetto del disco che aprirà le frontiere a nuovi orizzonti musicali, ma un buonissimo platter che scorre via con piacere e che non sa di "già ascoltato" come oggi suonano tutti o quasi i dischi nu metal.
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè

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