Desidero rendere giustizia a quest'album perché si tratta dell'apoteosi, del culmine della musica fin qui proposta dai Saviour Machine. Non c'è una nota fuori posto, tutti i pezzi benché numerosi fluiscono come una sinfonia gotica che rispetto al precedente capitolo è stata resa più accessibile, con le chitarre in maggiore evidenza e con la voce di Clayton come sempre superlativa. Su tutte voglio solo citare Revelation 13 in cui le melodie orientaleggianti della chitarra è in assoluto primo piano, ciò a contraddire chi pensa che si tratti di un progetto incentrato solo sul cantante. In ogni modo è un disco superbo. Peccato che il seguito/i non sia all'orizzonte. P.S. Non ho capito bene cosa c'entri Z. Stevens con Eric Clayton!