Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:43 min.
Etichetta:Spinefarm Records

Tracklist

  1. END OF SILENCE
  2. SAINT OF SORROW
  3. FORTUNE FALLS
  4. PLASTIC WORLD
  5. AS WE ARISE
  6. LOST, BUT STILL ALIVE
  7. ADRENALIZE
  8. THE EVIL LIVES IN THE SHADOWS
  9. REVOLT FOR REDEMPTION
  10. SCREAM

Line up

  • Mika Tauriainen: vocals
  • Tom Mikkola: guitars
  • Joni Miettinen: bass
  • Jaani Kähkönen: guitars
  • Aksu Hanttu: drums, backing vocals

Voto medio utenti

Il 2015 è l’anno dei tanto sospirati e graditi ritorni: tra i più attesi impossibile non menzionare quello che vede protagonisti gli Entwine che, dopo ben sei anni di assenza dalle scene, tornano in pompa magna con questo nuovo ed attesissimo album, “Chaotic Nation”.

Dopo il buco nell’acqua con “Painstained” (2009), album che, come è noto, non ha riscosso alcun successo, il combo di Lahti è pronto a presentare il suo sesto album che si presenta come un lavoro molto variegato e ben equilibrato che non vuole essere racchiuso in una determinata etichetta. Questa volta, infatti, la band finlandese ha voluto dare maggior importanza alla melodia spaziando in altri generi musicali: si passa dalle gothicheggianti “End Of Silence”, “Fortune Tells” e “As We Rise”, che sembrano essere uscite direttamente dal passato, forse complici le tastiere e i synth che in un primo momento ci riportano alla mente i tempi d’oro degli HIM, al gusto pop-commerciale molto orecchiabile e radio-friendly di brani come “Plastic World” o “Adrenalize” e ancora a sonorità tipicamente southern di “The Evil Lives In The Shadows”, il tutto ovviamente accompagnato da un buon songwriting che non risulta mai banale e da una voce che sa sempre come colpire ed emozionare anche l’ascoltatore più cinico.

Certo, con questo sesto album gli Entwine non offrono nulla di particolarmente straordinario, anzi, è piuttosto difficile riuscire a spodestare album di assoluta magnificenza come “Time of Despair” (forse l’album migliore della loro carriera finora), “Gone” o ancora “Dieversity”, ma, nonostante tutto, i nostri hanno saputo trovare la formula vincente che li hanno riportati in auge in un ambiente considerato derivativo e privo di originalità.

Grazie alle sue sonorità coinvolgenti, ai brani accattivanti e a tutti quegli elementi, quei trademark che hanno permesso alla band di farsi amare e apprezzare dai fan della musica “made in Finland”, questo nuovo disco merita certamente di essere affiancato a tutte quelle ottime release che questo 2015 ha voluto offrirci in un anno dove l’abbondanza non è certamente mancata. Un ottimo disco gothic/rock che merita l’ascolto degli amanti del panorama gothic metal e che, si spera, possa essere di buon auspicio per la band nel proseguire una carriera da molti definita altalenante ma che indubbiamente merita di essere portata avanti. Bentornati, Entwine!
Recensione a cura di Arianna G.

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