Uscito nel 2008 come album di debutto per una etichetta indipendente, questo " Empire Of The Obscene" è stato ristampato nel Novembre 2015 dalla major Metal Blade che ne ha attualizzato i suoni rendendolo al passo coi tempi.
Anche con un suono remixato, non è stata tolta un'oncia alla potenza ed alla furia primitiva del lavoro. Nonostante un songwriting a volte un po' acerbo, già nel 2008 il combo americano lasciava intravedere una tecnica invidiabile, testimoniata da riff chitarristici molto variegati, continui cambi di ritmo ed assoli splendidamente eseguiti. Dall'iniziale "Unattained" in poi è un susseguirsi di riff Slayeriani ("Exhumed Identity") con rimandi ai Death soprattutto nei cambi di tempo e negli stop & go. La voce è uno screaming mai eccessivamente acuto misto a growl, sostenuto da una base ritmica martellante e precisa con drumming al cardiopalma. Per fortuna la furia esecutiva, mai fine a se stessa ma funzionale alla forma canzone, è calmierata da rallentamenti al limite del doom ("Alliance In Tiranny"), e da intrecci di chitarre davvero pregevoli ("Fields Of Predation").
Da segnalare, da ultimo, la presenza nella ristampa odierna del pezzo “Summon The Spawn” originariamente incluso nel demo del 2006.
Onore alla Metal Blade per aver riscoperto e portato all'attenzione di una platea più grande, questo piccolo gioiello d'esordio di un gruppo che, per chi ama le categorizzazioni, potremmo definire di "techno death-thrash".