Gli Hatesphere hanno all' attivo ben nove full lenght quindi difficile aspettarsi qualcosa di nuovo da questo "New Hell".
La proposta dei nostri è sempre un thrash veloce e furioso ma che non sfocia mai nella cacofonia per fortuna. Certo il rischio che si corre è di avere tra le mani dei deja-vu, e certamente non c'è nulla che non sia stato già sentito, però la differenza con tanti altri gruppi la fa la bravura che gli Hatesphere sanno mettere nell'eseguire i brani e la particolarità di usare un cantato death (la voce ricorda John Tardy degli Obituary) che conferisce più aggressività al sound.
Paradossalmente convincono maggiormente i brani più lenti e cadenzati ("The Longest Haul", "New Hell", "Master Of Betrajal") che non perdono un' oncia della loro potenza ma anzi risultano più cattivi di quelli tutta velocità. C'è spazio anche per "The Shores Of Hell" una sorta di ballad strumentale oscura e ricca di pathos, con un grande solo di chitarra, un piccolo gioiello che aggiunge valore ad un lavoro di per se già convincente. Sugli scudi i due axe-men Jakob e Pepe che intrecciano riff micidiali con la consueta precisione e velocità e il drumming terremotante di Mike. Da segnalare un'edizione dgpack dell'album con 2 bonus tracks live.
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