Immaginate gli Skid Row di "Slave to the Grind" con Lzzy Hale alla voce nelle strofe e Alissa White-Gluz nei refrain, e vi ho già dato il 90% della quota stilistica dei canadesi
The Order of Chaos.
"
Apocalypse Moon" è il terzo lavoro sulla lunga distanza, e rispetto alla formula fornitavi in testa alla recensione, segnalo per dovere di cronaca un suono un pelo più spinto sulla doppia cassa ma con la stessa attitudine citata sopra, seppur stiamo parlando di songs convincenti ma lontane dalla incazzosa perfezione del disco di Bach e soci.
A cotanta prestazione dietro il microfono troverete l'indiavolata
Amanda Kiernan, peraltro da un paio d'anni in pianta stabile anche nei più famosi Into Eternity. "Apocalypse Moon", nel suo insieme e nella sua assenza di cadute e (anche, purtroppo) nella sua ripetitività rimane comunque un bel discaccio gobidile, sporco e cattivo, che rimane buono per cinquanta e passa minuti di sano scapocciare. Vi lascio con il video della title track (non fatevi fregare, l'album nel suo complesso è molto più
dirt'n'roll del singolo powerone proggone cattivone).
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