Avevamo lasciato gli
Absolva alle prese del loro secondo album, "Anthems to the Dead", ed ecco che dopo solo un anno si ripresentano con il loro nuovo parto discografico: "
Never a Good Day to Die".
Un lavoro che - scopriremo - ha tante frecce nella sua faretra, su tutte quella di scoprire come
Luke Appleton (che suona il basso negli Iced Earth e lo suonava anche nei Fury UK) sia entrato in pianta stabile nel gruppo come chitarrista al fianco del fratello
Chris. Una coppia di chitarre che già graffia sull'iniziale "
Disguise", ma non gli è da meno l'ugola ruvida e grintosa di
Chris Appleton, e già dalla successiva "
Killer Within" bisogna anche iniziare a riconoscere a
Martin Mcnee e
Karl Schramm di aver messo su una sezione ritmica che sa spingere e pulsare.
Delle origini degli
Absolva se ne era già parlato in occasione della recensione di "Anthems to the Dead", e così anche delle loro pulsazioni musicali, che vedono la formazione di Manchester dedicarsi a un roccioso Heavy Metal che non si fa mancare tentazioni Speed & Thrash che possono (e talvolta ci riescono) far pensare agli Iced Earth.
Così, se "
No One Escapes" avanza robusta e compatta, ammorbidita solo da un refrain fin troppo ammiccante, "
The Light" mostra un approccio che ricorda lo stile di Blaze Bayley e se nella titletrack ritroviamo la lezione della N.W.O.B.H.M. ecco che su "
How Black Is My Heart?" gli
Absolva trovano il tempo di piazzare le proprie scorribande soliste tra le pieghe di una power ballad. Eccoli quindi spingere sull'acceleratore con "
Transform" e la thrashy "
Warrior, Soldier", e nel mezzo dare una bella scossa ad una "
No Tomorrow" che già si era fatta apprezzare su "Restless", recente album acustico di Chris Appleton.
Ancora due momenti ci separano dalla conclusione, ottimi entrambi: la robusta, ma allo stesso tempo catchy, "
Orphan of God"e la più ambiziosa (e a buon ragione, direi...) "
All Alone", che si inerpica su un bell'arpeggio prima di prendere vigore.
Davvero convincenti, se non verranno distratti eccessivamente dai vari impegni paralleli, potranno continuare a dire la loro.
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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