Era la fine del 2013 quando, in piena consegna poll, rimasi folgorato dal disco d'esordio di una giovane band cesenate. Ora è l'inizio del 2016 (quante volte scriverò 2015!) ma il concetto non cambia: i
Chronos Zero sono mostruosi.
E in questi 2 anni i Chronos Zero sono cresciuti, sia di numero (acquisiscono la voce growl di
Manuel Guerrieri e quella femminile di
Margherita Leardini) che di importanza, passando da Bakerteam alla portabandiera Scarlet Records.
Partoriscono così "
Hollowlands - The Tears Path: Chapter One", secondo (ma terzo, è previsto un prequel) capitolo di un concept enorme, formato da almeno 5 capitoli. Un lavoro mastodontico e forse presuntuoso, ma che viene supportato magistralmente da un lavoro certosino sotto ogni punto di vista, a partire dal solito, enorme lavoro di produzione a cura di Simone Mularoni.
L'aggiunta poi di due voci così diverse da quella principale del bravissimo
Jan Manenti è un tocco di classe non indifferente, contribuendo a variegare i brani e a non stancare troppo l'ascoltatore, che pur avrà a che fare con più di un'ora di (ottima) musica.
Suoni "grossi", pieni, un prog moderno e aggressivo che sfora quasi nel thrash in alcuni momenti..come già detto, immaginatevi i Symphony X shakerati con i Nevermore. Vi piace? A me da morire.
Chronos Zero decisamente padroni di questo Gennaio, almeno per il sottoscritto, e molto probabilmente presenti in una poll di fine anno che già si prospetta ricca. Classe, gioventù, innovazione, tecnica, rabbia, talento: serve altro?
Quoth the Raven, Nevermore..
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