Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:57 min.
Etichetta:Psychedoomelic
Distribuzione:Brainstorm

Tracklist

  1. EULOGY
  2. THE UNSEEN
  3. A WAYFARER’S TALE
  4. IF THEY WOULD CUT MY THROAT OUT
  5. MISGIVINGS
  6. SOUL ROT
  7. NOT WHAT IT SEEMS
  8. PENANCE

Line up

  • Brian Lawrence: vocals, guitar
  • Terry Weston: lead guitar
  • Rich Freund: bass
  • Mike Smail: drums

Voto medio utenti

Un’altra ristampa ad opera della Psychedoomelic, questa volta si tratta dell’album d’esordio dei doomsters Penance, formazione originaria della Pennsylvania che gode di un certo credito nell’ambiente.
Come già detto tempo fa i Penance nascono dalle ceneri dei Dream Death, band che nella seconda metà degli ’80 cercò d’imporre senza troppa fortuna un particolare connubio tra sonorità thrash metal e cupe atmosfere Sabbathiane. Notati comunque da Lee Dorrian (Cathedral), vengono scritturati per la Rise Above con la quale esordiscono nel 1992, sia con l’attuale moniker che col presente lavoro, originariamente intitolato “The road less travelled” ed ora ripubblicato dalla label Austro-ungarica.
Fin dalle prime, lugubri note di “The unseen” si può notare l’evoluzione marcatamente doom rispetto all’impostazione Dream Death. Sparisce completamente la venatura thrash sostituita da massicci riffs ultra-slow e da atmosfere tenebrose e sofferenti, uno sviluppo plumbeo e crepuscolare che può essere accostato ai Cathedral dei primi tempi, un viaggio nel regno dell’oscurità dove la luce non penetra e la terra è sterile e desolata.
Da manuale i lenti e soffocanti calvari come “A wayfarer’s tale”,”Soul rot” e la criptica e marmorea “Penance”, piccoli gioielli di funeral-doom dov’è assente qualsiasi tipo di contaminazione e quindi di notevole interesse per i puristi del genere che non ne siano già in possesso.
Diciamo ancora che i Penance nel periodo trascorso dal debutto ad oggi hanno subito numerosi sconvolgimenti di line-up, i singoli membri hanno dato vita a svariati progetti alternativi e collaborazioni assortite, ed anche stilisticamente il gruppo ha effettuato parziali modifiche assorbendo alcune influenze dall’area stoner, pur proseguendo nelle sue tematiche oscure e paludose.
Una ristampa utile per completare la conoscenza della scena doom con una band poco pubblicizzata ma molto valida.

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