Avevo incrociato per la prima volta il nome di questa formazione portoghese nel leggere di un loro 7" in coabitazione con i Terminus, pertanto mi sono approcciato a questo loro nuovo lavoro con discreto interesse.
"
The Cycle Never Ends" è il loro secondo album, dopo "We March Forward", uscito del 2013, che era seguito a un Mini, ("Iron Will" del 2012), dove era però presente un altro cantante, Zé Gomes, prima che il bassista
Rick Thor passasse anche alla voce. Ad ogni modo ascoltandoli entrambi, è evidente come i
Ravensire non abbiano mai privilegiato interpreti dalla voce squillante e pulita.
Quello che invece non gli dispiace suonare è un Heavy Metal fortemente epico, dai toni caldi ed evocativi, che trovano ispirazione nei Manilla Road, Brocas Helm, The Lord Weird Slough Feg e nei primi Manowar, un po' come fecero diversi anni fa i loro connazionali Ironsword (tra le cui fila ha militato proprio
Rick Thor), i nostri Doomsword o i greci Wrathblade e in tempi più recenti gli statunitensi Visigoth e i succitati Terminus.
La produzione grezza e l'ancora più ruvido cantato di
Rick Thor, una via di mezzo tra Lemmy, Chris Boltendahl ed un arrochito Eric Adams, aiutano a garantire quel minimo sindacale di personalità che è già evidente dalle prime battute di "
Cromlech Revelations". Fanno poi breccia anche l'epicità e i modi battaglieri espressi da "
Crosshaven", ma non spiace nemmeno la diretta e quasi thrashy (con molto dei Grave Digger vecchia maniera) "
Solitary Vagrant". Quelle che restano le linee guida per il prosieguo del disco, con "
Procession of the Dead" caratterizzata da un suggestivo break narrato in latino, dai rimandi maideniani di "
Trapped in Dreams", e che trova il suo climax nella conclusiva trilogia "
White Pillars", che nei sui quindici minuti di rutilante Heavy & Epic omaggia la storia dell'antica città di Sintra, entrata da tempo a far parte del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Difficilmente i
Ravensire potranno ottenere altrettanto, ma sono sicuramente in grado di dire la loro.
So shall the bards sing in times to come... I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write