Qualche mese fa, recensendo l'esordio degli austriaci Crossing Edge, buttai giù elenco delle cose che l'Austria aveva donato al mondo. Pensavo di essermela cavata con Toni Polster e Graz e invece ho fatto il terribile errore di dimenticare i
Serenity. Mea culpa.
Ci pensano quindi loro a ricordarmi della loro meravigliosa esistenza sfornando il quinto album della carriera, "
Codex Atlanticus", un disco che ci tocca particolarmente essendo basato sulla vita e sulle opere di Leonardo da Vinci. Un disco BELLISSIMO, la cui genesi affonda le radici in uno degli ultimi tour della band, in Repubblica Ceca.
E' quasi innaturale che nell'anno di grazia 2015 ci siano ancora band power che riescano a partorire un disco di tale bellezza qual'è quest'ultimo lavoro degli austriaci, pur con cambi di line-up importanti quali l'abbandono dello storico chitarrista Thomas Buchberger e quello di Clementine Delauney, sintomo di un cambio di rotta che ha portato alla creazione di un progetto parallelo dedicato da parte del mastermind
Georg Neuhauser,
i già recensiti Phantasma.
"Codex Atlanticus" ha tutto quello a cui i Serenity ci hanno abituato nel corso degli ultimi 8 anni, ovvero un connubio di talento e classe sopraffina che solo pochi riescono a mantenere intatto nel corso degli anni. Al "solito", aggiungete soluzioni alternative che non potranno che far piacere ai fan, soluzioni che arricchiscono un parco qualità già vastissimo. A brani che presentano uno stile "classico" si affiancano pezzi clamorosi nella loro diversità, che presentano caratteristiche nuove e decisamente ben amalgamate al sound storico degli austriaci, quali l'aggressività quasi thrash di "
Sprouts of Terror" o la bellissima "
The Perfect Woman", che azzarderei a definire à-la-Queen, a testimonianza della passione di Neuhauser per Freddy Mercury. Sia su quest ultimo brano che su "
Iniquity" trova spazio una vecchia conoscenza dei Serenity e del symphonic metal, quell'Amanda Somerville della quale si è tanto sentito la mancanza sul nuovo Avantasia, che duetta in maniera divina col già citato Georg.
Neuhauser che, per inciso, si conferma ancora una volta quale uno dei migliori cantanti power attualmente in circolazione, scrollandosi di dosso definitivamente il paragone scomodo con Tony Kakko e sovrastandolo per intensità, colore e timbro.
"
Codex Atlanticus" si candida quindi, pur in uscita a Gennaio, ad essere uno degli album di punta del 2016. Ha tutto per esserlo, si fa ascoltare e riascoltare con estremo piacere, non prestando mai il fianco a sbavature o punti deboli.
Serenity promossi a pieni voti, per l'ennesima volta. Che (piacevole) noia.
Quoth the Raven, Nevermore..
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