I
Distant Past tornano a 3 anni esatti dal loro ultimo lavoro "Utopian Void", con un nuovo ambizioso full length, un vero e proprio concept album sull'eterna lotta fra il Bene e il Male. Nel caso di questo "
Rise Of The Fallen", Lucifero prende le sembianze del figlio di Dio per ingannare l'uomo. Come se non bastasse, per enfatizzare il tutto, troviamo una vera e propria narrazione con
Thomas Winkler (voce dei Gloryhammer) che interpreta il Figlio di Dio vs
Jvo Julia (voce dei Distant Past) nel ruolo dell'Angelo caduto. Un'opera in musica potremmo definirla, scritta con la collaborazione di Troiano (il bassista) che si è occupato delle liriche. A conti fatti, il lavoro paga sicuramente gli sforzi fatti dalla band Svizzera. Musicalmente il disco alterna mid tempo sempre sostenuti a pezzi veloci ("
Die As One ", " Redemption"), ad altri nei quali le accelerazioni sono improvvise ("
Road To Golgotha", il pezzo forse più ricco di mood diversi). La componente melodica è sempre predominante, spesso parti acustiche si intrecciano con parti elettriche (come in "
End Of The World", "Redemption" nelle quali dopo un inizio veloce c'è una parentesi acustica seguita da un bell'assolo), il lavoro dei 2 singer è buono, spesso si alternano nelle stesse canzoni a rimarcare il dualismo delle liriche ("
Scriptural Truth "," End Of The World "), le chitarre si rincorrono con riff power - metal sempre efficaci ed una sezione ritmica precisa e sempre pronta a effettuare i cambi di tempo richiesti dalle canzoni.
Un lavoro ambizioso e ben prodotto che ci presenta un gruppo frizzante, pieno di idee e pronto a dire la sua nel panorama metal moderno.
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