I romani Disease sono la band di Flavio Tempesta, il singer dei Sudden Death ed il qui presente “5th Wave, Endless” suppongo sia il secondo full-lenght della band. A differenza dei Sudden Death, coi quali si dedica al lato più brutale del metal, con i Disease, Flavio, da sfogo alla sua passione per un vero e proprio mito, ovvero l’indimenticato Chuck Schuldiner. Infatti i romani suonano un metal che fa della sua varietà e della sua attitudine progressive, condita da una massiccia dose di perizia tecnica e bravura compositiva, un vero punto di forza. Vengono in mente i Death di “Sound Of Perseverance” oppure gli stessi Control Denied. I nove pezzi sono tutti molto lunghi, hanno spesso cambi di umore, melodia, stacchi thrash furibondi, doppia voce melodica/incazzata e pur essendo spesso molto “liquidi” non perdono di vista l’impatto, come in “Black Cometh”. L’uno/due iniziale “Empowering From Chaos” e “After” rappresentano un bel biglietto da visita, si viene avvolti dal piacevole mindstorming provocato dall’assalto variegato della band, il quale sa toccare le corde più disparate del nostro animo. Notevole è anche un certo mood, rinvenibile tra le pieghe di pezzi come “Elegy For A New Day – Part1: Descent”, di certo metal anni ’80, parti nelle quali Flavio stupisce per la qualità della sua voce pulita e per la capacità di saperla alternare a quella più sporca. Ottimo anche il lavoro di chitarre, efficace e mai prolisso.
Il disco è godibilissimo, fila liscio via che è un piacere, e secondo me ha le potenzialità per piacere ad un pubblico a 360°, proprio per la sua capacità di sapere creare strutture che non possono essere ricomprese in un solo genere standardizzato, e che, oltretutto, fanno della qualità compositiva un punto di forza.
Questa è una band veramente valida che farà felice ben più di un metallaro. Dategli fiducia.
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