In attesa del nuovo album, previsto per la fine di quest’anno, i
Voivod pubblicano un ottimo EP contenente cinque brani per una mezz’ora di musica.
La title-track è un classico brano voivod-style, accelerato e complesso, sospeso tra nevrosi metallica e visioni futuriste post-apocalittiche, così come la seguente “
Forever Mountain” (già in uno split con i Napalm Death). “
Fall” ha invece un taglio più arioso, grazie al buon lavoro chitarristico del sempre più integrato
“Chewy” Mongrain, e ricorda il periodo di “Nothing Face” o “Dimension Hatross”. Da segnalare anche la presenza del nuovo bassista,
Dominic “Rocky” Laroche, che ha preso il posto dell’eternamente inquieto “Blacky” Theriault.
“
We Are Connected” è un altro esempio calligrafico dello stile compatto, incalzante, ma eternamente aperto a contaminazioni psycho-metalliche della band del Quebec.
L’ultima traccia è la cover della storica “
Silver Machine” degli Hawkwind e chi conosce bene questa formazione sa che le versioni voivodiane non sono mai banali né didascaliche. Non siamo a livelli di eccellenza, ma sicuramente si tratta di rielaborazione molto valida.
Nell’insieme, questo lavoro breve fotografa il quartetto ancora voglioso di proseguire positivamente una carriera ormai pluridecennale. C’è la sensazione di un pizzico di manierismo ed autocitazione, mi sembra anche normale, ma la qualità rimane pur sempre di alto livello.
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