In attesa di ascoltare il successore di
“Necrocracy” del 2013,
Matt Harvey ha occupato il tempo lasciatogli libero dagli impegni con gli
Exhumed dedicando anima e corpo al progetto
Gruesome.
Nato come
divertissement insieme ad altri veterani della scena death metal americana durante il tour di “Death to All” con l’unico scopo di omaggiare gli immensi
Death, i
Gruesome ci hanno preso gusto e, dopo un anno dalla pubblicazione di
“Savage land”, hanno dato alle stampe il qui presente
“Dimensions of horror”.
Musicalmente abbiamo fra le mani un prolungamento ideale di
“Savage land”, un sound slabbrato, sudatissimo e adrenalinico figlio bastardo della scena della Florida degli anni 1988-1990 , in cui oltre ai già menzionati
Death a questo giro risuonano echi dell’Angelo Morboso di
“Altar of madness” (in “
Forces of death” mi aspettavo che ad un certo punto qualcuno urlasse “Damnation!!!!”)
Il discorso fatto a suo tempo dal buon Francesco Gozzi per “Savage land” si può riproporre anche per
“Dimensions of horror”. Si può bollarlo sia come plagio che come tributo, rimanerne schifati o ascoltarlo a ripetizione; dipende tutto da come ognuno di noi si rapporta con la figura del mai troppo compianto
Chuck Schuldiner.Per il sottoscritto, un album del genere rappresenta l’occasione di ascoltare un lavoro divertente e senza troppi arzigogoli, alzando il volume al massimo solo per il gusto di disturbare i vicini di casa e fare headbanging davanti allo specchio.
Come tutte le band clone/tribute/ispirate il rischio è che nel tempo il tutto diventi troppo stucchevole o una fotocopia sbiadita di un’altra fotocopia sbiadita, per questo motivo mi auguro che i
Gruesome abbiano l’intelligenza di capire quando sarà il momento di dedicarsi ad altri progetti.
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