Gioia e divertimento non appartengono al mondo dei
Withered. Ma questo lo sapevamo già senza dover attendere sei anni dal precedente
“Dualitas” no?
Se nei precedenti lavori si avvertiva la matrice apocalittica del gruppo americano bilanciata dalla componente atmosferica, in questo
“Grief relic” ha preso decisamente il sopravvento costituendo il trait d’union degli otto brani che costituiscono il disco.
Tutto il disco è strutturato su chitarre altamente dissonanti che conducono l’ascoltatore in un vortice depressivo ed alienante senza uscita, con passaggi che una volta ascoltati e riascoltati risultano quasi accattivanti per via di quelle spruzzate melodiche che da sempre caratterizzano il modus operandi della band.
E’ come se i
Gorguts stessero in uno stato di animazione sospesa ed avessero dei brutti incubi.
Certamente
“Grief relice” non è un lavoro semplice, tutt’altro, e richiede una buona dose di pazienza per esser assimilato, senza esser distratti da influenze esterne lasciando scorrere la mente libera dai pensieri.
Per pochi e motivati, gli altri possono guardare altrove.
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