I tedeschi
Evoked sono composti da due energumeni evidentemente dediti a gare di birra e salsicce (R.I.P.
Bud Spencer), che vengono condite da vere e proprie eruttazioni sonore, al punto da inciderle.
Facezie a parte, il qui presente “
Lifeless Allurement” è un ep di 5 tracce per 18 minuti e costituisce il debutto per gli
Evoked.
Il sound è un thrash/death molto grezzo e retrodatato. A occhio e croce i
Kreator suonavano così già nel 1985 o giù di lì.
Tutto suona old-fashioned, compresa la produzione, al punto che se non fosse per una certa pulizia dei suoni (relativamente), si farebbe fatica a dire che questo disco è stato composto nel 2016.
Il singer è ovviamente uno sgraziato urlatore, sofferente di attacchi d’asma, sovente risultante fastidioso e molesto. L’attacco di ”
Tremedous Existence” fa venire voglia di tagliarsi i coglioni.
Eppure compositivamente non sono male, pur nella loro linearità e semplicità.
Se volessimo vedere il lato buono della situazione, potremmo anche essere così pazzi da incoraggiarli, noi amanti del suono vintage e del metallo grezzo e ignorante.
Siccome non ci possiamo dimenticare di essere nel 2016, e quindi gli
Evoked sono abbondantemente in ritardo di almeno 30 anni, né possiamo non tenere conto della proposta basilare e sostanzialmente inoffensiva (sebbene i nostri ci tengano a farci sapere che suonano death metal nella maniera in cui andrebbe suonato, ovvero ‘
terrificante, spaccaorecchi e brutale’), e nemmeno possiamo sottovalutare la tortura testicolare cui ci ha sottoposti il singer con i suoi problemi respiratori, ecco che il dado e tratto, e segna il numero 3.
Tornate al pub ragazzi, dai, si è scherzato.
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