Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:39 min.
Etichetta:Osmose Productions

Tracklist

  1. INFESTACION
  2. ATMOSFERA DE TRISTITIA
  3. PROFANATISM
  4. REQUIEM ETERNO
  5. BAJO ASTRAL
  6. ULTIMAS PALABRAS
  7. PERDIDO NO CEMITERIO
  8. ESPECTROS DE BELMEZ

Line up

  • Ebola: vocals, guitars
  • Satur: bass
  • Bornyhake: drums

Voto medio utenti

Per motivi che ignoro, la Spagna, in campo black metal, non ha mai prodotto artisti, o album, passati alla storia del genere, a differenza di quanto accaduto in altri ambiti.
Non che nell'underground iberico non ci siano adepti della nera fiamma, anzi, tuttavia associare il paese delle corride con il gelo del metallo estremo per eccellenza è un esercizio che non farebbe nessuno.
Forse la spiegazione sta nel fatto che i gruppi spagnoli non sono mai stati particolarmente originali rifacendosi, di volta in volta, ai mostri sacri del genere, caratteristica questa che può riferirsi anche ai Cryfemal, una delle black metal band più "antiche" della sua nazione, tornata alla carica per volere del mastermind Ebola dopo cinque anni di oblio.

Il gruppo, divenuto tale con l'ingresso di Bornyhake (Borgne, Enoid) alla batteria e di Satur al basso ad affiancare il leader storico, rilascia, per Osmose, il qui presente "D6s6nti6rro", un album feroce e melanconico al tempo stesso, che molto deve alla corrente svedese del genere soprattutto alle opere dei Dark Funeral, evidente punto di riferimento, anche se non il solo, per il "buon" Ebola.
Va detto che, al netto della poca originalità, i brani che compongono il disco, interamente cantato in lingua madre, sono efficaci perché in grado di unire riffing gelido e satanico con intelligenti momenti più ragionati e cadenzati, dal sapore epico e l'incedere battagliero, che danno respiro alla musica, evitando, saggiamente, di far sprofondare l'ascolto nella noia.
Ebola si dimostra, dunque, un buon compositore e le canzoni, tra accelerazioni sparate a mille, arpeggi sinistri, mid tempos stentori ed una prova vocale gonfia di rabbia, testimoniano che, in fondo, l'album ha il suo perché e che la Spagna qualcosa da dire in questi ambiti musicali ce l'ha!

A me, credo si sia capito, il disco è piaciuto.
Certo, non sono un ricercatore dell'originalità a tutti costi e probabilmente sono uno che di accontenta, ma ho comunque apprezzato le atmosfere del lavoro ed in particolare il suo riffing, davvero ben congegniato, sebbene MOLTO svedese, che lo rende oscuro e tormentato al punto giusto, al punto cioè verso il quale tendono le anime più nere che si annidano tra di voi.
Esattamente come l'anima dei Cryfemal: nera e malata.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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