Teorema - Forme Naturali - Advance Cd

Copertina SV

Info

Anno di uscita:2005
Durata:7 min.
Etichetta:Red House

Tracklist

  1. DEA FRAGILE
  2. HEY ME

Line up

  • Martin Urbani: vocals
  • Davide D'Alessio: guitars
  • Alessio Cappelletti: bass
  • Alessandro Raspa: drums
  • Emanuele Raspa: keyboards

Voto medio utenti

Difficile valutare in modo esaustivo il lavoro dei Teorema, basandosi solamente sulle due canzoni che anticipano l’uscita ufficiale del loro “Forme naturali” (il quale sarà composto di dieci brani e da una traccia multimediale), ma di sicuro si può affermare che “Dea fragile” e “Hey me” rappresentano un’anteprima molto intrigante e contribuiscono ad alimentare l’attesa di un ascolto più ampliato di questo Cd prodotto in collaborazione con il noto Red House Recordings di Senigallia, che non a caso sembra puntare parecchio su quest’interessantissima band umbra.
Il rock italiano del quintetto, avrà dunque una possibilità importante di farsi conoscere con maggiore visibilità di quanto abbia già fatto in parecchi anni d’attività e con la pubblicazione d’alcuni dischetti autoprodotti (il cui ultimo Ep promozionale omonimo, è stato “galeotto” per il contratto di co-produzione di questa nuova release) e se riusciranno a mantenere lo standard evidenziato nelle tracks qui incluse, la loro musica non dovrebbe avere molte difficoltà a “farsi rispettare” nell’ambito della scena alternative tricolore, grazie a personalità, preparazione, temperamento, testi abbastanza interessanti abbinati a sonorità energiche ma anche intimiste, che flirtano con discrezione con l’elettronica e che sanno quali sono le doti emozionali necessarie per dimostrare al pubblico che questo “teorema” non ha nulla di freddamente “algebrico” ed è in grado di coinvolgere anche chi, come me, le “scienze esatte” le ha sempre odiate.
L’appeal immediato dell’eccellente “Dea fragile”, contraddistinta da un moderato flavour Afterhours e la bella “Hey me”, forse solo leggermente meno diretta ed efficace dalla precedente, ma dominata in ogni caso da uno splendido contrappunto tastieristico e da una buona linea melodica, lasciano una più che favorevole impressione generale, che non chiede altro di poter essere prolungata, nella speranza che questo possa accadere al più presto.
I risultati ottenuti da questa sorta di “puntata pilota” dell’opera sono senz’altro confortanti e se lo scopo era quello di testare la potenziale riuscita del “programma” completo, l’obiettivo non può che considerarsi raggiunto.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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