Ancora Norvegia, ma a questo giro piomba come un macigno 'Riot Detonator', ultima fatica dei MindGrinder, dischetto che segue il precedente debut 'MindTech'. Il four piece colpisce duro e diretto con un Death Metal moderno, sulfureo e tecnicamente valido, in cui la vicinanza ai Mordid Angel, ma anche alle sfuriate in stile Emperor (non a caso il boss della Nocturnal Art Production è il buon Samoth - leggi anche Zyklon) o al riffing tagliato e malato che ricorda davvero da vicino i Celtic Frost d'annata, non sono assolutamente fatto oggetto di mistero ne tanto meno risultano velati. Ottima la produzione, in cui spicca la furia ceca di Dan, un drummer di tutto rispetto, sempre impegnato a pestare come un ossesso sui fusti ed a viaggiare a mille con la doppia cassa e la malata voce di Cosmocrator, ora growl, ora più in versione Modern Thrash, ora in pieno Tom G. Warrior style. Altra punto a favore dei MindGrinder è la durata del dischetto, direi perfetta quando si tratta di questo genere musicale così pesante, brutale e compatto. 'Riot Detonator' non deluderà chi è in cerca di un sound moderno che sa guardare molto da vicino al passato, ma che comunque non arriva al plagio. Classico ma ben fatto, davvero ben fatto.
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