Finalmente ecco in mio possesso questo "The Club" degli Assassin, comeback album di una delle più famose thrash band tedesche degli Eighties. Non sapevo cosa aspettarmi, onestamente; dal debutto "The Upcoming Terror", buono ma troppo derivativo e sempliciotto, gli Assassin scelsero la via di unione tra il sound tedesco e quello americano; il risultato fu lo spettacolare "Interstellar Experience", suonato e prodotto splendidamente, contenente brani grandiosi quali "Junk Food" o "Resolution 588". Li vidi nel discreto concerto di reunion a Wacken, poi il silenzio, ed ora questo disco nuovo, che i soliti patetici "ottantiani-a-tutti-i-costi" mi avevano descritto come nu metal. Ok, inutile dire che si trattava di una grandissima stronzata, ma è vero che questo "The Club" spiazza, rivelandosi un concentrato di sonorità differenti, dal sound tipicamente thrashy della opener, ai passaggi più cadenzati di "Raging Mob" sino all'attualità di una "Psycho Terror", regalandoci però anche qualche scopiazzatura clamorosa degli Slayer (il finale della title-track) e qualche digressione nello speed più becero e ignorante. Nel complesso è un disco piacevole, che sicuramente non farà la gioia di chi si aspettava un "Upcoming Terror part two". Robert Gonnella accusa gli anni in più, e la sua voce sparata a mille all'ora è solo un lontano ricordo, ma quella timbrica irriverente ed unica c'è ancora e lascia indissolubilmente il marchio Assassin su ogni brano. Certo è che non troverete gli Assassin del debutto e nemmeno quelli del tecnico, caotico e geniale "Interstellar Experience"; è una band un po' sbiadita, certo, ma che sa rivelarsi ancora decente, al contrario di tante reunion vergognose di questi anni (mi vengono in mente i Nasty Savage). "The Club" è un album destinato solo ed esclusivamente agli aficionados della band, ma anche tra loro non tutti lo digeriranno.
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